texts

[...] an "open" photographic paper, unrolled to the world as though it was an enormous darkroom, continues its development process ad infinitum; it is formed by feeding off that same light used for realising many other photographic shots until it includes them all in a single 'nothingness'. It is a virtual blackphoto and only our improbable perception of 'nothing' can let us discern the singol units of light with which it oscillates, always going beyond its own limits and continually becoming something else from that which it has never been for a single moment [...]   

[...] una carta fotografica "aperta" e srotolata al mondo, come in una immensa camera oscura, continua il suo processo rivelatore all'infinito; si genera cibandosi della stessa luce usata per realizzare tanti altri sguardi fotografici fino a comprenderli in un unico "niente"; è una fotonera virtuale e solo una nostra improbabile percezione del nulla potrebbe farci discernere le singole unità di luce con cui essa oscilla, oltrepassando sempre i suoi stessi limiti e diventando altro continuamente  da quello che non mai stata per un solo attimo [...]  

A.C. 1999

"Oltrefoto", from Angelo Candiano, Gino Gianuizzi (a cura), tecnoconcet, Edizione Galleria Neon, Bologna 2001.